Siamo nel 1986 quando Kurt Scheuch e Leo Greiner fondano quella che, una generazione più tardi, è riconosciuta come una delle più solide realtà europee tra i produttori di acustiche high end.
Le basi su cui poggia PIEGA SA sono innovazione tecnologica, qualità costruttiva, eccezionali prestazioni sonore unite ad un’estetica raffinata che si integra armoniosamente sia in arredamenti classici che minimalisti o moderni.
Questi valori sono profondamente legati alla tradizione di eccellenza che è propria della manifattura svizzera e trovano in PIEGA una piena realizzazione. 

Il nastro PIEGA, un riferimento tecnologico. 

Ma ritorniamo all’inizio. Kurt è certamente uno spirito innovatore, oltre che un appassionato di musica e di riproduzione sonora, e ha idee chiare su quello che rappresenta il fulcro, l’elemento più importante nel progetto di un diffusore acustico: la naturalezza e il dettaglio della gamma media e medio alta. In fondo, lo sappiamo, è la parte dello spettro audio dove si trova la maggior parte delle informazioni sonore, come pure quella a cui il nostro orecchio è maggiormente sensibile. Riprodurre una gamma media ed alta dettagliata e naturale è quindi un obiettivo fondamentale per qualsiasi produttore di acustiche.

La differenza tra un’eccellente gamma media, che risulti trasparente e al contempo suadente e naturale, ed una straordinaria, che ci dia l’illusione di ascoltare voci e strumenti come avviene dal vivo, dipende principalmente da tre elementi: dalla velocità di risposta ai transienti di cui è capace l’altoparlante, dal suo livello di distorsione e dalla bontà del filtro crossover che deve amalgamare le varie gamme di frequenza riprodotte dai driver.

Nelle due serie più importanti e prestigiose di PIEGA, ossia la Master Line Source e la Coax, la gran parte dello spettro audio è riprodotta da altoparlanti a nastro dotati di massa estremamente ridotta, di intrinseca neutralità tonale e di bassissimi livelli di distorsione, anche quando spinti ad elevati livelli di pressione sonora. Grazie a questi altoparlanti eccezionali si realizzano le condizioni per avere un livello di realismo tale da farci dimenticare di stare ascoltando musica riprodotta, regalandoci momenti di sublime illusione sonora. Naturalmente, per raggiungere questo livello di prestazione, ogni aspetto nella costruzione degli altoparlanti a nastro PIEGA è determinante, oltre che strettamente legato agli altri: dalla massa del diaframma, al taglio, alla piegatura e tensionamento dello stesso, dalla forza e dal posizionamento dei magneti, tutto deve essere in equilibrio al fine di raggiungere il risultato voluto. Il nome PIEGA deriva proprio dall’italiano “piegare”, azione funzionale alla realizzazione dell’altoparlante a nastro e che va eseguita manualmente con altissima precisione e col supporto di una lunga esperienza: il minimo errore nel processo di piegatura o nei passaggi seguenti porta inevitabilmente a dover scartare il nastro e a riprendere tutto il procedimento dall’inizio. Il percorso di affinamento che porta all’ultima versione del nastro presente nel modello Coax 811, ossia il nuovo C212+, parte quindi da molto lontano. Responsabile della versione più recente di questo straordinario altoparlante è infatti Mario Ballabio, figlio di Aldo Ballabio: quest’ultimo è stato incaricato della produzione dei nastri della casa fin dalla sua fondazione. Il figlio Mario lo ha poi affiancato a partire dal 1996, dieci anni dopo la nascita del marchio, e ne ha ereditato l’esperienza fino a sostituirlo in questo fondamentale ruolo.

Il cabinet in alluminio, una scelta pionieristica di PIEGA.

Tra i costruttori di diffusori acustici high end l’utilizzo dell’alluminio per la realizzazione del cabinet non è, oggi, una scelta insolita. Oltre venti anni fa, però, tale lega era largamente osteggiata in quanto il materiale non era ritenuto sonicamente idoneo alla realizzazione di una cassa acustica. In realtà vi sono diversi elementi che rendono l’alluminio un materiale particolarmente adatto alla creazione di un mobile per altoparlanti: la leggerezza, l’intrinseca capacità di smorzare le vibrazioni, la rigidità e la possibilità di creare facilmente forme complesse grazie alla piegatura dello stesso. In aggiunta, essendo le pareti del mobile relativamente sottili e curve, si realizzano altri due vantaggi acustici: un maggior volume interno a parità di dimensioni complessive e l’eliminazione delle onde stazionarie interne. Tuttavia le cose non sono così semplici come si potrebbe pensare: il livello di esperienza e la tecnologia necessari per realizzare un mobile in questo materiale è frutto di anni di ricerca e studi ma i risultati, sia dal punto di vista tecnico che estetico, compensano largamente gli sforzi. PIEGA, nello sviluppare la sua linea Coax di seconda generazione, è andata ancora oltre implementando all’interno del cabinet una struttura interna - chiama Tension Improve Module 2 - che genera una forza tensile in grado di smorzare in maniera ancora più efficace che in passato le residue vibrazioni meccaniche della scocca in alluminio. Il beneficio per l’orecchio è una superiore articolazione e nitidezza del suono riprodotto.

A sinistra il precedente modulo TIM che generava una spinta verso le pareti del cabinet, a destra invece il nuovo modulo TIM2 che mette in tensione le pareti del cabinet, abbattendo in maniera ancora più efficiente ogni vibrazione residua della scocca esterna.

Tradizione e innovazione: le due anime di PIEGA.

Le serie Master e Coax Gen2 rappresentano la punta di diamante del marchio: diffusori senza compromessi i cui altoparlanti e cabinet sono stati affinati nel tempo grazie a un continuo processo di sviluppo che ha permesso di raggiungere un livello di realismo sonoro senza eguali. Non tutti però desiderano investire le cifre necessarie a far proprio un modello di queste serie: per quanti sono affascinati dal suono trasparente e naturale tipico del marchio ma hanno esigenze diverse e preferiscono iniziare con un modello più abbordabile ma dalle ottime prestazioni e col medesimo family sound, esistono altre due linee: la Premium e la ACE, entrambe declinate sia in versione passiva che attiva. La prima è stata pensata per quegli appassionati che desiderano un diffusore dall’ingombro ridotto, dalle eccellenti caratteristiche acustiche e dal design raffinato e universale. In questa serie il tweeter a nastro PIEGA permette un livello di dettaglio e nitidezza sonora senza compromessi, coadiuvato da altoparlanti tradizionali a cono per la gamma medio-bassa e bassa. Il modello di punta 701 garantisce, a dispetto delle sue dimensioni contenute, una risposta in basso che si estende fino a 34 Hz, un risultato ragguardevole. La serie ACE è stata sviluppata per inserirsi al meglio in contesti Audio Video o dove è richiesta una valida prestazione sonora mantenendo una dimensione più compatta possibile. I modelli di questa serie, pur non dotati di un vero e proprio nastro per la riproduzione delle alte frequenze, montano in ogni caso degli eccellenti trasduttori AMT dotati di notevole estensione in frequenza. Le versioni wireless dei modelli Premium e ACE vanno incontro alla sempre più frequente richiesta di sistemi hifi-attivi, all-in-one e connessi ai vari servizi di streaming audio. PIEGA ha senz’altro abbracciato questa esigenza integrando al meglio le prestazioni dei suoi altoparlanti con dei moduli di amplificazione attivi.

Le interfacce Connect e Connect Plus, necessarie per la connettività wi-fi, Bluetooth e multi-room della serie Premium, non sono invece necessarie per la ACE, il cui utilizzo è quindi ancora più immediato.

L’estetica, un elemento imprescindibile: Stephan Hürlemann.

Un architetto di fama internazionale con importanti collaborazioni in molteplici ambiti è, da diversi anni, responsabile del design PIEGA: le linee semplici e pulite con cui sono disegnati tutti i diffusori del marchio sono un mirabile esempio di understatement. Al primo sguardo potrebbero anche passare inosservati, tanto bene si integrano in qualunque tipo di arredo, e tuttavia, se li osserviamo con attenzione, è impossibile non notare l’elevatissimo livello di accuratezza che ne caratterizza il disegno e la raffinata eleganza di ogni dettaglio costruttivo.

Stephan Hürlemann: «I long for clarity in this chaotic world. That moment when everything falls into place and no question remains unanswered is simply magical.»

PIEGA, un’azienda a conduzione familiare che non accetta compromessi.

Nella foto, al centro, i fondatori Kurt e Leo, ai lati i figli di questi. Dietro a loro il lago di Zurigo.

Manuel e Alexander Greiner, figli di Leo, hanno ereditato dal padre i ruoli chiave all’interno dell’azienda: PIEGA anche oggi è una realtà a gestione familiare, dove i processi decisionali sono rapidi e finalizzati a mantenere il controllo sull’operatività e su ogni scelta strategica, aspetti questi basilari per chi mira al livello più alto di prestazione e, contestualmente, ad un’immagine internazionale di indiscussa qualità.

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